La ISO 31000 definisce il rischio come l'Effetto dell’incertezza sugli obiettivi, intendendo con Effetto uno scostamento da quanto atteso (positivo/negativo) e con Incertezza lo stato, anche parziale, di assenza di informazioni relative alla comprensione o conoscenza di un evento, delle sue conseguenze o della loro verosimiglianza.
La gestione del rischio Attività coordinate a guidare e tenere sotto controllo una organizzazione con riferimento al rischio.
L'approccio della nuova norma ISO 9001 rende cogente un approccio RISK BASED che estende l'uso dell'analisi dei rischi a tutto tondo su quanto possa impattare, in positivo (opportunità) o in negativo (rischio), la produttività di una azienda.
Analisi di rischio di impianti criogenici e distribuzione gas compressi
Analisi di rischio ossigeno per componenti/accessori impianti
Gestione dei rischi di continuità commerciale e/o operativa
Verifica dei rischi informatici
Analisi dei rischi dei processi aziendali (RISK BASED Thinking - ISO 9001)
Valutazione dei rischi di filiera alimentare.
Valutazione di rischio industriale (Process Safety)
Valutazione Safety Integrity Level (SIL IEC 61511) per Sistemi di sicurezza strumentati (SIS).
Valutazione dei rischi ambientali.
Analisi dei rischi a supporto dei Rapporti di sicurezza SEVESO
Valutazione dell'invecchiamento delle attrezzature negli stabilimenti SEVESO
LA ISO 31010 “Risk management – Risk assessment techniques.” definisce un elenco esaustivo di tecniche tra le quali le più utilizzate sono:
PHA
HazOp
HACCP
FMECA
LOPA
QRA
FTA/ETA
BOW TIE
Ovviamente ciascuna tecnica ha peculiarità differenti che la rendono più efficace in diverse applicazioni. Nella figura sotto riportata, tratta da Layer of protection analysis - CCPS concept book, è riportata la gerarchia di alcuni metodi.